Martorana Siciliana...: la ricetta di famiglia :=)



Sono i "morti" e tutti i bambini da noi aspettano questo giorno con ansia. Ricordo ancora, la sera prima dei morti, mia mamma ci metteva a letto e aspettava che ci addormentassimo...per preparare tutto!!!!LA mattina...io e mio fratello, aprivamo gli occhi e correvamo nel salone (proprio come Natale, anzi di più perchè noi per Natale apriamo i regali la vigilia, quindi non abbiamo la corsa la mattina di Natale)....
correvamo e trovavamo dei regali meravigliosi: la novelle cuisine, la macchina da cucire, le barbie che avevo tanto desiderato, mio fratello piste, officina con gli attrezzi e stavamo li nel salone per tutta la mattina a giocare , ridere e mangiucchiare la frutta di martorana o il misto (tipici biscotti del periodo) e adesso ogni tanto vado a rivedere quei filmini che ancora mi emozionano e che mi fanno venire una gran voglia di preparare anche io un giorno la stessa sorpresa ai miei bimbi.....

Per questo oggi vi lascio la ricetta della frutta di martorana, perchè se non l'avete mai fatta dovete assolutamente provare a farla, perchè vi regalerà momenti di gioia perchè ci si diverte a farla e si può condividere con tutta la famiglia...

Ingredienti:



  • 500 gr di farina di mandorle (consentita)


  • scorza di limone


  • 2 bustine di vanillina (consentita)


  • 1 cucchiaio e mezzo di rum


  • 1 scatola di maizena


  • 110 gr d'acqua


  • zucchero 400 gr


  • 1 fialetta di aroma per mandorla (consentita)


  • coloranti senza glutine


  • invece gli altri utilizzeranno colori da cucina classici


  • Sciogliere lo zucchero, versare l'acqua, la vanillina, il rum, e la fialetta di mandorla e la scorza di limone. Cuocere a fuoco medio fino a far sciogliere definitivamente lo zucchero.

    Appena si scioglie, si toglie dal fuoco e si versa la farina fino a quando mescolando la farina si stacca dal fondo con facilità.

    Stendere la pasta di mandorle su vassoi di alluminio e spalmare sul vassoio lasciando asciugare tutta la notte.

    L'indomani la troverete dura come la pietra. Con un cucchiaio di legno cominciando dai bordi staccatela dal vassoio e cominciate a lavorarla aiutandovi con la maizena (versatela sia sulle mani che sulla pasta di mandorle) non lavoratela troppo , dovete ottenere un cilindro o palla omogenea e liscia.



    Dopo averla fatta riposare un po'. cominciate a prendere delle palline e foderando con la pellicola trasparente le formine pressate cosi da poter riprodurre la forma bene!!


    Adagiare il frutto ottenuto su un vassoio e far riposare 24 ore.










    Il giorno dopo potrete cominciare a dipingerla come meglio credete, qui gioca la vostra fantasia!!!
    Diluite i colori con il rum

    Potete decorare con le foglie del mandarino per esempio, della fragole che troverete nei negozi di cucina.

     

    Commenti

    Unknown ha detto…
    Wow, è passato troppo tempo dall'ultimo volta che li ho assaggiati! Avendo le formine avrei potuto farli a casa mia!
    Tu sei stata bravissima!
    Grazieeeeee non sai quanto mi piace questo nome Renesmeeee
    Giovanna ha detto…
    Ciao Marilena che bel blog,mi aggiungo ai tuoi lettori :-)
    (le cose belle della vita)
    Anna ha detto…
    Ciao ,
    complimenti per il blog!!!!
    Io non sono siciliana, ma mio marito si e mia suocera , per quel breve periodo che abbiamo abitato in Sicilia, mi ha trasmesso questa tradizione dei rgali e così, anche se ormai siamo in Romagna, ogni anno faccio trovare un pensierino alle mie cucciole....

    Bellissima la Martorana, ma dove potrei trovare le formine???

    A presto

    Anna
    Ciao Giovanna e grazie...

    Anna..grazie mille!!Io le compro oltre che nei negozi che vendono cose per dolci, in quelli che vendonos tatuine di gesso di santi..etc..!!Oppure ptoresti ricorrere ad internet dove ormai trovi di tutto!
    Qui a Pisa si chiamano anche fruttini o dolcetti dei morti. Mi piacciono un sacco. Mi chiedevo come facevano a farli così perfetti ed ora grazie a te ho visto che esistono dei meravigliosi stampini!
    Elena ha detto…
    Mi hai riportata a quando ero bambina.
    La felicità del risveglio, la frenesia di trovare la tavola imbandita e i regali. E' una tradizione bellissima; il fatto di ricordare i propri cari defunti(evento collegato alla festa del 1° novembre) in modo gioioso; come se i parenti defunti ci pensassero e ci portassero regali e dolciuni, una cosa davvero bella e unica. Pensa che mio nonno vendeva giocattoli alla "fiera dei morti" e in quel periodo andavamo sempre a trovarlo. Una volta lì mia mamma mi prendeva da parte e mi faceva giurare che alla domanda fatta da mio nonno "prendi il giocattolo che vuoi" io avrei ringraziato e avrei risposto che non volevo niente. Io impazzivo per la bambola candy candy e mio nonno ne aveva tantissime!! Mi ricordo che mi leggeca negli occhi e in un batti baleno avevo la bambola sotto al braccio! Bei ricordi!
    Elena è vero....sono tradizioni bellissime, che ognuno di noi può far rivivere con un pò di fantasia!!! Qualsiasi epoca sia, qualsiasi età abbiamo....possiamo rievocare tradizioni antiche che ci permettvano di avere e portare con noi valori unici e insostituibili!
    Complimenti per la ricetta! Ti chiederei per cortesia di inserire il banner del contest qui nella ricetta :)

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